VENDICARI, DOVE IL TEMPO SI È FERMATO
VENDICARI, DOVE IL TEMPO SI È FERMATO
Fonte Foto: Filippo Cucinotta
A Vendicari si arriva dalla SP 19 “Noto-Pachino”, purtroppo con i propri mezzi, perché nemmeno in estate esiste un mezzo pubblico che si fermi lì. Ed è un peccato. Vendicari è una riserva naturale che si estende dalle porte di Pachino fino quasi a Noto, per ben 1512 ettari. Ci sono essenzialmente quattro punti di accesso: la nona strada di San Lorenzo, Vendicari (cioè l’ingresso principale), Calamosche e Eloro.
A Vendicari bisogna andare per il mare pulitissimo, per le splendide spiagge di sabbia intercalate da scogliere, per i percorsi lungo la costa tra fichi d’india e palme nane, per i fenicotteri rosa che fanno tappa nei suoi pantani, per antiche tonnare, chiesette bizantine e piccoli teatri greci. Probabilmente non ci troverete un McDonald's, ma ho il sospetto che questo sia solo un bene…

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A Vendicari purtroppo i cani non possono entrare per non interferire con gli equilibri faunistici. Non ci sono cestini, cassonetti, trespoli, discariche a cielo aperto (purtroppo tanto frequenti nella nostra martoriata isola…) ma niente paura: potete sempre portare con voi un paio di sacchetti nello zainetto o nella borsa da mare, per riporvi la stagnola del panino o la lattina della bibita ipercalorica con cui avrete fatto il brunch (per i non anglofoni: colazione pantagruelica alla siciliana), per poi poterla differenziare nei cassonetti appositi in contrada San Lorenzo o Reitani o Spinazza.
E’ ovvio ma lo specifico: trattandosi di una riserva, non vi possono essere e non vi sono lidi attrezzati.

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Come accennavo, i suoi pantani fungono da sosta per numerosi uccelli migratori che, in particolare a dicembre, è possibile osservare da appositi punti d’osservazione. Non di rado sulle spiagge di Vendicari, in particolar modo negli arenili a sud, nidificano le tartarughe caretta caretta e tra settembre e gennaio non è raro assistere allo schiudersi delle uova per osservare le tartarughine raggiungere l’acqua.

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A Vendicari, come testimoniano le rovine di un antico stabilimento ellenico, i resti della tonnara araba settecentesca, le case dei pescatori e le saline nel Pantano Grande, tutte le culture e civiltà succedutesi hanno sempre lavorato il pesce. In particolare, la tonnara è rimasta attiva fino al 1943. Eloro, al confine nord della riserva, è il sito archeologico di un piccolo insediamento greco su una collinetta di fronte al mare. Sulla strada che dal parcheggio porta alla spiaggia, sono visibili le vestigia di un piccolo teatro greco. La presenza della civiltà bizantina (VI secolo d.C.) è testimoniata da una chiesetta e da catacombe. La chiesa è una trigona (tipologia di costruzione bizantina non rara in Sicilia): a pianta quadrata con tre absidi e una cupola.
La Torre Sveva che si erge di fronte alla tonnara araba, fu eretta da Pietro d’Aragona nel XV secolo d.C., a difesa della costa dalle scorribande dei pirati.

Insomma, a Vendicari è quasi impossibile annoiarsi: snorkeling, birdwatching, trekking, archeologia, natura e mare…tanto mare, con magnifiche spiagge come San Lorenzo, Cittadella, Marianelli, Calamosche e Eloro! Provare per credere!
Fonte Testo: Antonino Rampulla
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