SAN LORENZO, PORTA DI VENDICARI
SAN LORENZO, PORTA DI VENDICARI
Fonte Foto: Giuseppe Perdichizzi
Dopo giorni di lavoro per le manutenzioni al nostro camping, Giuseppe ed io, in un tardo pomeriggio di metà aprile, decidiamo di staccare per un po’ la spina. Saliamo in auto e facciamo rotta verso San Lorenzo. San Lorenzo è una contrada nel netino, tra Marzamemi e la riserva di Vendicari, che ospita, senza timore di smentita, tra le più belle spiagge della Sicilia sud orientale, alle quali si accede da una serie di strade parallele denominate da numeri ordinali. Il mare cristallino dal fondale basso e sabbioso è particolarmente adatto ai bambini. In quest’occasione ci siamo inoltrati prima nella IV strada, poi nella IX strada.

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Dalla IV strada si giunge a un piccolo arenile, tra due caratteristiche scogliere di arenaria modellate dal fluire costante e millenario dei moti marini, dalla sabbia chiara, tendente al grigio ma dai riflessi dorati. Quel giorno il panorama sulla destra è disturbato da un camper parcheggiato sulla scogliera, la quale in estate svolge di fatto funzione di parcheggio. Decidiamo quindi di spostarci oltrepassando la linea visiva del camper. Sulla sommità della scogliera la vista si apre alla spiaggia più famosa di San Lorenzo, alla quale si accede dalle prime tre strade. Per Spiaggia di San Lorenzo s’intende infatti questa lunga spiaggia sabbiosa la quale, principalmente nel periodo estivo, è servita da lidi ed esercizi commerciali.

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Prima di ritornare al camping decidiamo di fare una capatina anche alla spiaggia della IX strada, ossia all’ingresso sud della riserva di Vendicari. Qui il paesaggio, molto meno antropizzato, si fa più selvaggio. Anche qui si accede immediatamente a una caletta simile alla precedente ma separata dalla strada da un muretto a secco, quasi una linea di demarcazione. Ovviamente a metà aprile non c’è ancora anima viva e siamo riusciti a parcheggiare al termine della strada ma, sulla destra, poco prima della fine della IX strada c’è un parcheggio custodito, attivo nel periodo estivo.

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A fianco si nasconde un'altra caletta sabbiosa, più piccola e raccolta, dalla bellezza mozzafiato, circondata da grotte di arenaria. Colti da meraviglia abbiamo costatato quanto lo stesso luogo, in assenza di bagnanti e ombrelloni, appaia diverso, probabilmente anche per il periodo e l’orario prossimo all’imbrunire. Fatto sta che siamo rimasti a bocca aperta, entusiasti di tanto incanto, come fosse la prima volta in quel luogo. Non ancora sazi di stupore ci inoltriamo nel sentiero che s’insinua nella riserva. La vegetazione è assolutamente meravigliosa, tra rossi licheni sulle rocce, palme nane e piccoli cespugli di piante semigrasse e timo sembra di trovarci in un territorio inesplorato e incontaminato. E quanta pace. Tuttavia un monumento ci riporta di colpo nel mondo in cui quotidianamente viviamo: una statua raffigurante un profugo nell’intento di coprirsi il corpo con le braccia, forse per freddo o per paura, si erge verso il mare in ricordo delle diciassette vittime tra egiziani e palestinesi che nel 2007, in una notte di fine ottobre, persero la vita nel tentativo di raggiungere l’Europa. Proseguiamo lungo il percorso per un centinaio di metri. Si apre uno scenario fantastico su tutta la riserva e una nuova cala di spiaggia, da sogno, prima della lunga spiaggia di Cittadella dei Maccari (ossia un antico sito bizantino, all’interno di Vendicari). Ma questa è un’altra storia…
Fonte Testo: Antonino Rampulla
ARCHIVIO NEWS
SE VI RAGGIUNGO A PIEDI, COME MI SPOSTO? SE VI RAGGIUNGO A PIEDI, COME MI SPOSTO?
Il Comune di Noto è il quarto comune più esteso d’Italia. Per antico retaggio, conserva un territorio di 555 km quadrati per poco meno di 25000 abitanti. Solo per curiosità statistica, rileviamo che il Comune di Noto abbia una densità abitativa di 45 abitanti per chilometro quadrato, quindi ben al di sotto della media italiana (196 abitanti per chilometro quadrato) e di quella europea (115 abitanti per chilometro quadrato). E sempre per la medesima curiosità, notiamo anche come i Comuni italiani dotati di una simile estensione territoriale, abbiano tutti un cospicuo maggior numero di abitanti. Marzamemi, l’ormai turisticamente ambito paesino marinaro a ridosso di Pachino, si ritrova amministrativamente scisso tra il Comune di Noto e il Comune di Pachino. Alcune abitazioni si ritrovano ad avere delle stanze nel Comune di Noto, altre nel Comune di Pachino… Non a caso, in...
A CHE SERVE UN ERASMUS? A CHE SERVE UN ERASMUS?
Per il periodo 2021/2027, leggo sul sito istituzionale, l’Unione Europa ha stanziato per il programma “Erasmus Plus” più di 28 miliardi di euro, ossia un finanziamento paragonabile alla manovra finanziaria annuale dello Stato italiano, raddoppiando quindi i fondi stanziati per il precedente settennio. È chiaramente indice dell’importanza che l’Unione Europea gli conferisce. Come mai il programma “Erasmus Plus” è ritenuto quindi tanto importante? Come funziona Un’organizzazione X accreditata in un dato paese europeo, propone un progetto all’agenzia nazionale di riferimento, la quale ha il compito di vagliarlo per, eventualmente, dare il proprio beneplacito e assegnargli quindi la copertura finanziaria prevista. Tale progetto è comunicato alle associazioni europee partner che hanno l’onere di disciplinare le candidature degli aspiranti...
IDIOTA IMPOSTA DI SOGGIORNO IDIOTA IMPOSTA DI SOGGIORNO
Mentre si parla di abbattimento del cuneo fiscale e di aiuti alle imprese come incentivo alla creazione di posti di lavoro, la scarsezza politica locale decide in controtendenza di aumentare le tariffe dell’imposta di soggiorno. Dovremmo stendere un perpetuo tappeto rosso al turista che viene a spendere soldi per dormire, mangiare, visitare i musei, affollare le strutture balneari, perché (bisogna proprio essere intellettivamente ipodotati per non comprenderlo…) se le imprese sopravvivono, non solo possono tranquillamente pagare le già esose IMU, TARI e addizionali varie ma, di riflesso, possono pagare i propri dipendenti affinché questi stessi paghino i loro oboli…E invece no! Turista, vuoi venire a visitare ciò che attiene al nostro territorio comunale? Allora ti puniamo! Ecco qua una bella tassa (nel nostro caso) di 2 euro e 50 centesimi a notte (per un massimo di 6 notti)...
COME TI RISANO IL BILANCIO COMUNALE A SPESE DEI TURISTI. SOLO CHE PER LEGGE NON SI PUÒ FARE… COME TI RISANO IL BILANCIO COMUNALE A SPESE DEI TURISTI. SOLO CHE PER LEGGE NON SI PUÒ FARE…
Dal 24 novembre 2022, il Comune di Noto ha pensato bene di “rimodulare” l’imposta di soggiorno per risanare il bilancio comunale. Da una forbice che fino alla scorsa stagione estiva andava da 1 € a 2 € per un massimo di 4 notti consecutive, il Consiglio Comunale tramite la Delibera n.57 del 24/11/2022, è stato “costretto” ad aumentarla da 2,5 € a 5 € per un massimo di 6 notti. Proporzionata e graduale? Ovviamente il problema non si pone per chi è disposto a pagare 200 o 300 euro a notte al centro di Noto o per il vip di turno. Tuttavia per una coppia di studenti che paga 20 euro per pernottare in tenda a luglio, 5 € in più rappresentano il 25% dell’importo, così come per una famiglia con due figli sopra i 14 anni che, nel medesimo periodo, per quanto ci riguarda, pagherebbe realisticamente 39 € per il pernottamento e 10 € per l’imposta di...
CRONACA DELLA PULIZIA DELLA SPIAGGIA DI MARZAMEMI E LETTERA A UN IDIOTA CRONACA DELLA PULIZIA DELLA SPIAGGIA DI MARZAMEMI E LETTERA A UN IDIOTA
Il 17 maggio 2022, i ragazzi del progetto Erasmus "Think Green", organizzato dall’associazione "Attiva-Mente" di Modica, insieme ai ragazzi de L’Albero della Vita di Pachino, si sono incontrati per ripulire la spiaggia di Marzamemi, in contrada Spinazza, da tutto ciò che non rientra esattamente nelle categorie di conchiglie, sabbia o alghe. Armati di sacchi e guanti hanno quindi battuto ogni metro quadrato di spiaggia pubblica, riempiendo numerosi sacchi di rifiuti di ogni tipo (sembra evidente che i bagnanti abbiano convinzioni errate sulle proprietà biodegradabili di vetro e plastica). Io e Gaetano, in qualità di accompagnatori, ci siamo imbucati nella piacevole attività di raccolta e, tra un tubo di lavandino rotto e una bottiglia vuota di birra del discount, di tanto in tanto ne approfittavamo per scattare qualche foto (lui) e dilettarci in bracciate in stile più che libero...
IL SENSO DEGLI ALTRI – RIFLESSIONI SU UN ERASMUS IL SENSO DEGLI ALTRI – RIFLESSIONI SU UN ERASMUS
Nel 1994 l’antropologo Marc Augé pubblicava una fra le sue più importanti e influenti opere letterarie: “Il senso degli altri. Attualità dell’antropologia”. Di fatto vicino al pensiero filosofico per cui l’identificazione di se stessi avviene solo nella relazione con l’alterità, scriveva di quanto il tentativo di comprendere l’altro culturale, fosse di riflesso una ricerca sulla propria identità culturale.In un mondo che viaggia spedito verso strutture politiche sovranazionali, scopro di avere molte meno cose in comune col vicino di casa che con una ragazza rumena o un ragazzo georgiano… Negli anni in cui i nazionalismi stanno tristemente tornando di moda, si può davvero ancora parlare seriamente d’identità nazionale? In altre parole, siamo davvero certi che al ventenne russo importi del “senso” d’identità nazionale di Putin? È chiaro che si tratta di un...
DAL “PANI I CASA” ALLA “SCACCIA”: GENESI DI UNA PIZZA SICILIANA DAL “PANI I CASA” ALLA “SCACCIA”: GENESI DI UNA PIZZA SICILIANA
U pani i casa Conservo vividi ricordi d’infanzia in cui “scendevamo” in Sicilia, a Pachino, per passare le lunghe vacanze estive con i nonni, durante le quali ho avuto più volte il piacere di assistere a uno di quei riti sociali dal sapore antico, tramandato chissà da quante generazioni, comune a gran parte delle famiglie siciliane di cultura rurale: la preparazione del pani i casa. Fino alla fine degli anni ’80, a casa dei miei nonni, con l’ausilio di mia madre prima e di mio zio poi, il pani i casa veniva fatto con frequenza settimanale, poi molto più di rado, fino al quasi completo abbandono dell’abitudine (probabilmente per il diffondersi di panifici sempre più a portata di mano o, semplicemente, per l’evolversi di diversi modi di vita). Nel racconto di mia nonna vi è il tono nostalgico dell’antico, dei sapori di una volta che, per definizione dogmatica,...
SOLO PROPAGANDA? RIFLESSIONI SU UN’INVASIONE SOLO PROPAGANDA? RIFLESSIONI SU UN’INVASIONE
Scrivo questo terzo post sulla guerra in Ucraina come pretesto per la mia personale esigenza di approfondire, per comprendere un evento dopo il quale il mondo sarà certamente, in un modo o nell’altro, radicalmente diverso. La difficoltà, fin da quando, lo scorso anno, sono cominciati a spirare concreti venti di guerra, è stata cercare di intercettare le informazioni più “oggettive “ possibili. La metafora è la recente strage di Bucha: non solo i russi negano che siano responsabili le proprie forze armate ma sostengono perfino che sia tutta una montatura ucraina (e occidentale) per screditarli. L’“operazione speciale” di Putin sarebbe scattata su richiesta dei russofoni del Donbass, rispetto ai quali Kiev, dal 2014, avrebbe addirittura pianificato un genocidio: a questo punto tenderei piuttosto a credere agli osservatori dell’OSCE, di cui ho già scritto in un...