L’INNOVATIVO MUSEO DI MESSINA

Fonte Foto: Giuseppe Perdichizzi
Quasi tutti i nostri ospiti che vengono dal centro nord dell’Italia, per raggiungere il nostro Agri Camping Sophia, passano un paio di volte da
Messina, all’andata e al ritorno. E noi siamo soliti dare degli ottimi consigli culinari vista la cultura gastronomica che ci appartiene. Ma stavolta vogliamo darvi un consiglio diverso, e unire la gastronomia alla
cultura storica e artistica.

Pochi mesi fa è stato finalmente inaugurato il MuMe (
Museo Interdisciplinare Regionale), dove in otto sezioni espositive potrete ammirare la
storia di Messina, dalla preistoria al ‘900. Il primo aggettivo che mi venne in mente quando lo visitai per la prima volta fu “sorprendente”. Nessuno si sarebbe mai aspettato, per un Museo che dopo 30 anni di lavori nasceva “vecchio”, un
ambiente degno delle migliori istituzioni italiane se non addirittura europee. Le sale su diversi livelli, le vetrate e le aperture sapientemente disposte consentono una serie di suggestivi scorci sia sulle opere sia sul meraviglioso paesaggio dello Stretto.

La collezione è stata ottimamente selezionata e
potrete ammirare i capolavori del Museo senza però quel senso di confusione che spesso caratterizza i musei italiani. Già dalle aree esterne, ampie e spaziose, vi sembrerà di fare una passeggiata tra i capolavori di epoche antiche. All’interno, assolutamente imperdibili, sono alcuni capolavori: il Polittico di San Gregorio di
Antonello da Messina, la Resurrezione di Lazzaro e l’Adorazione dei Pastori di
Caravaggio, le meravigliose statue del
Montorsoli e del
Calamech, la Carrozza seicentesca del Senato Messinese.

Certo alcune pecche non mancano, come la mancanza di informazioni in lingua inglese per gli ospiti stranieri, ma la visita è assolutamente consigliata, soprattutto se unita a quella del Museo Archeologico Regionale Paolo Orsi di Siracusa (a pochi chilometri dall’Agri Camping Sophia). La collezione siracusana è sicuramente la più completa per quel che riguarda il periodo che va dalla Preistoria all’epoca Greca e Romana.
Una visita a entrambi i musei durante le vostre vacanze vi permetterà di comprendere a pieno la ricchezza artistica e culturale di una terra, la Sicilia, che pur con le sue innumerevoli contraddizioni, ha sfornato per millenni capolavori unici che vanno ammirati e preservati.
Fonte Testo: Giuseppe Perdichizzi
ARCHIVIO NEWS
IDIOTA IMPOSTA DI SOGGIORNO
Mentre si parla di abbattimento del cuneo fiscale e di aiuti alle imprese come incentivo alla creazione di posti di lavoro, la scarsezza politica locale decide in controtendenza di aumentare le tariffe dell’imposta di soggiorno. Dovremmo stendere un perpetuo tappeto rosso al turista che viene a spendere soldi per dormire, mangiare, visitare i musei, affollare le strutture balneari, perché (bisogna proprio essere intellettivamente ipodotati per non comprenderlo…) se le imprese sopravvivono, non solo possono tranquillamente pagare le già esose IMU, TARI e addizionali varie ma, di riflesso, possono pagare i propri dipendenti affinché questi stessi paghino i loro oboli…E invece no! Turista, vuoi venire a visitare ciò che attiene al nostro territorio comunale? Allora ti puniamo! Ecco qua una bella tassa (nel nostro caso) di 2 euro e 50 centesimi a notte (per un massimo di 6 notti)...
COME TI RISANO IL BILANCIO COMUNALE A SPESE DEI TURISTI. SOLO CHE PER LEGGE NON SI PUÒ FARE…
Dal 24 novembre 2022, il Comune di Noto ha pensato bene di “rimodulare” l’imposta di soggiorno per risanare il bilancio comunale. Da una forbice che fino alla scorsa stagione estiva andava da 1 € a 2 € per un massimo di 4 notti consecutive, il Consiglio Comunale tramite la Delibera n.57 del 24/11/2022, è stato “costretto” ad aumentarla da 2,5 € a 5 € per un massimo di 6 notti.
Proporzionata e graduale?
Ovviamente il problema non si pone per chi è disposto a pagare 200 o 300 euro a notte al centro di Noto o per il vip di turno. Tuttavia per una coppia di studenti che paga 20 euro per pernottare in tenda a luglio, 5 € in più rappresentano il 25% dell’importo, così come per una famiglia con due figli sopra i 14 anni che, nel medesimo periodo, per quanto ci riguarda, pagherebbe realisticamente 39 € per il pernottamento e 10 € per l’imposta di...
CRONACA DELLA PULIZIA DELLA SPIAGGIA DI MARZAMEMI E LETTERA A UN IDIOTA
Il 17 maggio 2022, i ragazzi del progetto Erasmus "Think Green", organizzato dall’associazione "Attiva-Mente" di Modica, insieme ai ragazzi de L’Albero della Vita di Pachino, si sono incontrati per ripulire la spiaggia di Marzamemi, in contrada Spinazza, da tutto ciò che non rientra esattamente nelle categorie di conchiglie, sabbia o alghe. Armati di sacchi e guanti hanno quindi battuto ogni metro quadrato di spiaggia pubblica, riempiendo numerosi sacchi di rifiuti di ogni tipo (sembra evidente che i bagnanti abbiano convinzioni errate sulle proprietà biodegradabili di vetro e plastica). Io e Gaetano, in qualità di accompagnatori, ci siamo imbucati nella piacevole attività di raccolta e, tra un tubo di lavandino rotto e una bottiglia vuota di birra del discount, di tanto in tanto ne approfittavamo per scattare qualche foto (lui) e dilettarci in bracciate in stile più che libero...
IL SENSO DEGLI ALTRI – RIFLESSIONI SU UN ERASMUS
Nel 1994 l’antropologo Marc Augé pubblicava una fra le sue più importanti e influenti opere letterarie: “Il senso degli altri. Attualità dell’antropologia”. Di fatto vicino al pensiero filosofico per cui l’identificazione di se stessi avviene solo nella relazione con l’alterità, scriveva di quanto il tentativo di comprendere l’altro culturale, fosse di riflesso una ricerca sulla propria identità culturale.In un mondo che viaggia spedito verso strutture politiche sovranazionali, scopro di avere molte meno cose in comune col vicino di casa che con una ragazza rumena o un ragazzo georgiano… Negli anni in cui i nazionalismi stanno tristemente tornando di moda, si può davvero ancora parlare seriamente d’identità nazionale? In altre parole, siamo davvero certi che al ventenne russo importi del “senso” d’identità nazionale di Putin? È chiaro che si tratta di un...
DAL “PANI I CASA” ALLA “SCACCIA”: GENESI DI UNA PIZZA SICILIANA
U pani i casa
Conservo vividi ricordi d’infanzia in cui “scendevamo” in Sicilia, a Pachino, per passare le lunghe vacanze estive con i nonni, durante le quali ho avuto più volte il piacere di assistere a uno di quei riti sociali dal sapore antico, tramandato chissà da quante generazioni, comune a gran parte delle famiglie siciliane di cultura rurale: la preparazione del pani i casa.
Fino alla fine degli anni ’80, a casa dei miei nonni, con l’ausilio di mia madre prima e di mio zio poi, il pani i casa veniva fatto con frequenza settimanale, poi molto più di rado, fino al quasi completo abbandono dell’abitudine (probabilmente per il diffondersi di panifici sempre più a portata di mano o, semplicemente, per l’evolversi di diversi modi di vita). Nel racconto di mia nonna vi è il tono nostalgico dell’antico, dei sapori di una volta che, per definizione dogmatica,...
SOLO PROPAGANDA? RIFLESSIONI SU UN’INVASIONE
Scrivo questo terzo post sulla guerra in Ucraina come pretesto per la mia personale esigenza di approfondire, per comprendere un evento dopo il quale il mondo sarà certamente, in un modo o nell’altro, radicalmente diverso. La difficoltà, fin da quando, lo scorso anno, sono cominciati a spirare concreti venti di guerra, è stata cercare di intercettare le informazioni più “oggettive “ possibili. La metafora è la recente strage di Bucha: non solo i russi negano che siano responsabili le proprie forze armate ma sostengono perfino che sia tutta una montatura ucraina (e occidentale) per screditarli. L’“operazione speciale” di Putin sarebbe scattata su richiesta dei russofoni del Donbass, rispetto ai quali Kiev, dal 2014, avrebbe addirittura pianificato un genocidio: a questo punto tenderei piuttosto a credere agli osservatori dell’OSCE, di cui ho già scritto in un...
DALL'ATTRATTIVA DELLA NATO AL PRESUNTO GENOCIDIO NEL DONBASS
Questo “post” è il frutto della mia personale esigenza di comprendere meglio il fiume d'informazioni e di opinioni che in questi giorni ci sta investendo sul conflitto tra Russia e Ucraina. In particolare ho cercato di comprendere se l’espansione della NATO sia davvero il motore principale delle azioni di Putin, se sia giusto costringere l’Ucraina a un eventuale futuro da Stato-cuscinetto e se davvero nel Donbass ci sia stato un genocidio di cittadini ucraini di etnia russa.
LA NATO TRA LUCI E OMBRE
La NATO si è costituita poco dopo la fine della seconda guerra mondiale, in funzione implicitamente anti-sovietica: l’isolamento di Berlino Ovest nel 1948 da parte dell’Armata Rossa, che costrinse le potenze occidentali a organizzare un ponte aereo per rifornirla, fu il fatto determinante alla nascita dell’Alleanza Nord Atlantica. Nel testo del Trattato vi è...
UCRAINA: FAR FINTA SOLO DI SAPERE COSA NON FARE
Le migliaia di persone che ieri sera, 24 febbraio 2022, hanno affollato le piazze delle principali città russe per protestare contro l’invasione dell’Ucraina, consapevoli di rischiare soppressioni e arresti (puntualmente avvenuti), sono portatrici della più forte presa di posizione critica ed etica di questi disgraziati giorni. È l’evidenza di quanto le arbitrarie strumentalizzazioni storiche, pericolose perché se divenissero accettata usualità giustificherebbero qualunque velleità di dannunziana memoria (comprese le rivendicazioni cinesi di Taiwan), siano considerate folli anche da una buona porzione di popolazione russa.La questione urgente da risolvere riguarda le regole del relativismo.
Proferendo solo di ciò di cui ho diretta memoria (avendone personalmente vissuto tutta la narrazione mediatica), mi chiedo quale sia “eticamente” la differenza tra le...