IMPOSTA DI SOGGIORNO: SERVE DAVVERO AL TURISMO?
IMPOSTA DI SOGGIORNO: SERVE DAVVERO AL TURISMO?
Fonte Foto: Marta Liotta
AGGIORNAMENTO 2023: l'imposta è stata aumentata a 2,5 euro a notte, a persona, per un massimo di 6 notti (ogni considerazione, assolutamente negativa, in merito è espressa in un altro recente post).

L’Agricamping Sophia ricade nel Comune di Noto. Pur trovandosi a ridosso di Pachino, fa parte di uno dei territori comunali più grandi d’Italia, eredità dell’importanza e dell’influenza storica che perfino Roma riconobbe concedendo alla Città di Noto l’onore di essere considerata civitas foederata, al pari di sole altre due città siciliane: Messina e Taormina. Tuttavia, in soldoni (in senso letterale…), significa che anche gli ospiti dell’Agricamping Sophia sono purtroppo tenuti a versare al Comune di Noto l’imposta di soggiorno, entrata in vigore dall’1 gennaio 2016.
Introdotta in Italia nel 1910, poi abrogata nel 1989 in favore del flusso turistico previsto per i Mondiali di calcio del 1990, è stata reintrodotta, dall’ultimo (nella speranza che resti tale) Governo Berlusconi nel marzo 2011, in seno al decreto legislativo sul federalismo fiscale municipale, poco prima di lasciare il testimone al dictator Monti nel novembre dello stesso anno.

COME FUNZIONA (per quanto ci riguarda)

Se hai un’età compresa tra 15 e 75 anni, si tratta in buona sostanza di versare 1 euro a pernottamento (fino a un massimo di quattro pernottamenti, quindi, male che vada, al massimo 4 euro), a fronte di ricevuta (non fiscale) del pagamento effettuato, nel salvadanaio che predisporremo ad hoc. Al termine della stagione l’Agricamping Sophia verserà alla tesoreria del Comune di Noto, tramite bonifico bancario, la somma dovuta contenuta nel salvadanaio.

mura-noto-antica.jpg
CHI È ESENTE

Sono quindi esenti gli under 15 e gli over 75, ovviamente i residenti nel Comune di Noto, gli invalidi al 100%; gli assistenti di degenti ricoverati presso strutture sanitarie del territorio (un accompagnatore a paziente, due accompagnatori se il degente è un minore di 18 anni); gli studenti universitari che partecipano a progetti di scambio culturale o iscritti al Consorzio Universitario Mediterraneo Orientale; gli sposi in viaggio di nozze che esibiscano idonea documentazione a supporto (giuro che c’è scritto esattamente così…); un autista di pullman e un accompagnatore turistico ogni 25 turisti, che assistono gruppi organizzati da agenzie di viaggi e turismo; atleti tesserati, componenti di società sportive, che partecipano a tornei federali svolti nel comune di Noto, se esibenti la relativa documentazione; appartenenti alle forze di polizia (statali e locali), al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e alla Protezione Civile che soggiornano per motivi di servizio; soggetti ospitati a titolo gratuito dalla struttura ricettiva (la quale può “disporre” fino a un massimo di 12 pernottamenti ad anno solare) al fine di promuovere attività turistiche.

teatro-greco-eloro.jpg
RESPONSABILITÀ DELLA SUA RISCOSSIONE

I proprietari delle strutture ricettive hanno la responsabilità di informare i propri ospiti su tale imposta e, in quanto forzatamente investiti del ruolo di esattori comunali, hanno la responsabilità della sua riscossione. Per tale “disturbo” le strutture ricettive riceveranno un rimborso pari a ben il 2% delle imposte riscosse… Ometto tutta la serie di sanzioni e misure punitive nel caso mancanze, violazioni e omissioni varie.

A COSA SERVE

Servirebbe a finanziare attività e infrastrutture correlate al turismo, quali (cito dalla delibera n. 89 dell’1/12/2015 del Consiglio Comunale di Noto) sviluppo degli itinerari tematici e dei circuiti di eccellenza, ristrutturazione e adeguamento delle strutture e dei servizi destinati alla fruizione turistica, interventi di manutenzione e recupero dei beni culturali, paesaggistici e ambientali, sviluppo di punti di accoglienza ed informazione e di sportelli di conciliazioni per i turisti, finanziamento di azioni di marketing turistico, incentivazione di progetti e di manifestazioni volti a favorire il soggiorno di giovani, famiglie ed anziani presso le strutture ricettive, ubicate nel territorio comunale, durante i periodi di bassa stagione, interventi destinati alla formazione ed all'aggiornamento delle figure professionali operanti nel settore turistico, con particolare attenzione allo sviluppo dell'occupazione giovanile, iniziative tese ad incentivare e migliorare i trasporti e incrementare i collegamenti nel territorio, finanziamento di progetti volti ad incentivare la fruizione del territorio come set per produzioni fotografiche o cinematografiche, finanziamento di progetti legati all'intrattenimento e alto spettacolo o ad attività culturali.

teatro-greco-eloro.jpg
CONSIDERAZIONI PERSONALI E “POLITICHE”

Abbiamo notato che l’ospite reagisce quasi sempre con fastidio alla comunicazione di dover pagare, oltre alla tariffa dovutaci per il soggiorno al camping, anche l’imposta di soggiorno, perché per quanto l’importo sia relativamente trascurabile, chi sceglie di soggiornare in un camping, oltre ad essere probabilmente un amante del turismo open air, lo fa soprattutto perché si tratta di una sistemazione low cost. Quindi, a maggior ragione in questi tempi di crisi economica e occupazionale, anche quei pochi euro in più pesano per una coppia di studenti o per una famiglia che non a caso sceglie di passare la propria vacanza in tenda…
Crediamo inoltre che il turismo, per essere incentivato, vada defiscalizzato il più possibile, specialmente se, come in questo caso, a carico addirittura degli ospiti, i quali fanno di per sé girare quel bel po’ di moneta che di riflesso ricade anche nelle casse comunali. Tuttavia, se effettivamente quest’imposta servisse, ad esempio, a interventi di reale “sostanza” come mettere in piedi una linea di trasporto pubblico che faccia fermata in luoghi d’attrazione turistica e culturale come Vendicari o la Villa Romana del Tellaro, impossibili da raggiungere se non con mezzi privati (fatto, a nostro modestissimo parere, vergognoso), potrebbe effettivamente avere un’utilità. Chi vivrà vedrà.
Fonte Testo: Antonino Rampulla
ARCHIVIO NEWS
IDIOTA IMPOSTA DI SOGGIORNO IDIOTA IMPOSTA DI SOGGIORNO
Mentre si parla di abbattimento del cuneo fiscale e di aiuti alle imprese come incentivo alla creazione di posti di lavoro, la scarsezza politica locale decide in controtendenza di aumentare le tariffe dell’imposta di soggiorno. Dovremmo stendere un perpetuo tappeto rosso al turista che viene a spendere soldi per dormire, mangiare, visitare i musei, affollare le strutture balneari, perché (bisogna proprio essere intellettivamente ipodotati per non comprenderlo…) se le imprese sopravvivono, non solo possono tranquillamente pagare le già esose IMU, TARI e addizionali varie ma, di riflesso, possono pagare i propri dipendenti affinché questi stessi paghino i loro oboli…E invece no! Turista, vuoi venire a visitare ciò che attiene al nostro territorio comunale? Allora ti puniamo! Ecco qua una bella tassa (nel nostro caso) di 2 euro e 50 centesimi a notte (per un massimo di 6 notti)...
COME TI RISANO IL BILANCIO COMUNALE A SPESE DEI TURISTI. SOLO CHE PER LEGGE NON SI PUÒ FARE… COME TI RISANO IL BILANCIO COMUNALE A SPESE DEI TURISTI. SOLO CHE PER LEGGE NON SI PUÒ FARE…
Dal 24 novembre 2022, il Comune di Noto ha pensato bene di “rimodulare” l’imposta di soggiorno per risanare il bilancio comunale. Da una forbice che fino alla scorsa stagione estiva andava da 1 € a 2 € per un massimo di 4 notti consecutive, il Consiglio Comunale tramite la Delibera n.57 del 24/11/2022, è stato “costretto” ad aumentarla da 2,5 € a 5 € per un massimo di 6 notti. Proporzionata e graduale? Ovviamente il problema non si pone per chi è disposto a pagare 200 o 300 euro a notte al centro di Noto o per il vip di turno. Tuttavia per una coppia di studenti che paga 20 euro per pernottare in tenda a luglio, 5 € in più rappresentano il 25% dell’importo, così come per una famiglia con due figli sopra i 14 anni che, nel medesimo periodo, per quanto ci riguarda, pagherebbe realisticamente 39 € per il pernottamento e 10 € per l’imposta di...
CRONACA DELLA PULIZIA DELLA SPIAGGIA DI MARZAMEMI E LETTERA A UN IDIOTA CRONACA DELLA PULIZIA DELLA SPIAGGIA DI MARZAMEMI E LETTERA A UN IDIOTA
Il 17 maggio 2022, i ragazzi del progetto Erasmus "Think Green", organizzato dall’associazione "Attiva-Mente" di Modica, insieme ai ragazzi de L’Albero della Vita di Pachino, si sono incontrati per ripulire la spiaggia di Marzamemi, in contrada Spinazza, da tutto ciò che non rientra esattamente nelle categorie di conchiglie, sabbia o alghe. Armati di sacchi e guanti hanno quindi battuto ogni metro quadrato di spiaggia pubblica, riempiendo numerosi sacchi di rifiuti di ogni tipo (sembra evidente che i bagnanti abbiano convinzioni errate sulle proprietà biodegradabili di vetro e plastica). Io e Gaetano, in qualità di accompagnatori, ci siamo imbucati nella piacevole attività di raccolta e, tra un tubo di lavandino rotto e una bottiglia vuota di birra del discount, di tanto in tanto ne approfittavamo per scattare qualche foto (lui) e dilettarci in bracciate in stile più che libero...
IL SENSO DEGLI ALTRI – RIFLESSIONI SU UN ERASMUS IL SENSO DEGLI ALTRI – RIFLESSIONI SU UN ERASMUS
Nel 1994 l’antropologo Marc Augé pubblicava una fra le sue più importanti e influenti opere letterarie: “Il senso degli altri. Attualità dell’antropologia”. Di fatto vicino al pensiero filosofico per cui l’identificazione di se stessi avviene solo nella relazione con l’alterità, scriveva di quanto il tentativo di comprendere l’altro culturale, fosse di riflesso una ricerca sulla propria identità culturale.In un mondo che viaggia spedito verso strutture politiche sovranazionali, scopro di avere molte meno cose in comune col vicino di casa che con una ragazza rumena o un ragazzo georgiano… Negli anni in cui i nazionalismi stanno tristemente tornando di moda, si può davvero ancora parlare seriamente d’identità nazionale? In altre parole, siamo davvero certi che al ventenne russo importi del “senso” d’identità nazionale di Putin? È chiaro che si tratta di un...
DAL “PANI I CASA” ALLA “SCACCIA”: GENESI DI UNA PIZZA SICILIANA DAL “PANI I CASA” ALLA “SCACCIA”: GENESI DI UNA PIZZA SICILIANA
U pani i casa Conservo vividi ricordi d’infanzia in cui “scendevamo” in Sicilia, a Pachino, per passare le lunghe vacanze estive con i nonni, durante le quali ho avuto più volte il piacere di assistere a uno di quei riti sociali dal sapore antico, tramandato chissà da quante generazioni, comune a gran parte delle famiglie siciliane di cultura rurale: la preparazione del pani i casa. Fino alla fine degli anni ’80, a casa dei miei nonni, con l’ausilio di mia madre prima e di mio zio poi, il pani i casa veniva fatto con frequenza settimanale, poi molto più di rado, fino al quasi completo abbandono dell’abitudine (probabilmente per il diffondersi di panifici sempre più a portata di mano o, semplicemente, per l’evolversi di diversi modi di vita). Nel racconto di mia nonna vi è il tono nostalgico dell’antico, dei sapori di una volta che, per definizione dogmatica,...
SOLO PROPAGANDA? RIFLESSIONI SU UN’INVASIONE SOLO PROPAGANDA? RIFLESSIONI SU UN’INVASIONE
Scrivo questo terzo post sulla guerra in Ucraina come pretesto per la mia personale esigenza di approfondire, per comprendere un evento dopo il quale il mondo sarà certamente, in un modo o nell’altro, radicalmente diverso. La difficoltà, fin da quando, lo scorso anno, sono cominciati a spirare concreti venti di guerra, è stata cercare di intercettare le informazioni più “oggettive “ possibili. La metafora è la recente strage di Bucha: non solo i russi negano che siano responsabili le proprie forze armate ma sostengono perfino che sia tutta una montatura ucraina (e occidentale) per screditarli. L’“operazione speciale” di Putin sarebbe scattata su richiesta dei russofoni del Donbass, rispetto ai quali Kiev, dal 2014, avrebbe addirittura pianificato un genocidio: a questo punto tenderei piuttosto a credere agli osservatori dell’OSCE, di cui ho già scritto in un...
DALL'ATTRATTIVA DELLA NATO AL PRESUNTO GENOCIDIO NEL DONBASS DALL'ATTRATTIVA DELLA NATO AL PRESUNTO GENOCIDIO NEL DONBASS
Questo “post” è il frutto della mia personale esigenza di comprendere meglio il fiume d'informazioni e di opinioni che in questi giorni ci sta investendo sul conflitto tra Russia e Ucraina. In particolare ho cercato di comprendere se l’espansione della NATO sia davvero il motore principale delle azioni di Putin, se sia giusto costringere l’Ucraina a un eventuale futuro da Stato-cuscinetto e se davvero nel Donbass ci sia stato un genocidio di cittadini ucraini di etnia russa. LA NATO TRA LUCI E OMBRE La NATO si è costituita poco dopo la fine della seconda guerra mondiale, in funzione implicitamente anti-sovietica: l’isolamento di Berlino Ovest nel 1948 da parte dell’Armata Rossa, che costrinse le potenze occidentali a organizzare un ponte aereo per rifornirla, fu il fatto determinante alla nascita dell’Alleanza Nord Atlantica. Nel testo del Trattato vi è...
UCRAINA: FAR FINTA SOLO DI SAPERE COSA NON FARE UCRAINA: FAR FINTA SOLO DI SAPERE COSA NON FARE
Le migliaia di persone che ieri sera, 24 febbraio 2022, hanno affollato le piazze delle principali città russe per protestare contro l’invasione dell’Ucraina, consapevoli di rischiare soppressioni e arresti (puntualmente avvenuti), sono portatrici della più forte presa di posizione critica ed etica di questi disgraziati giorni. È l’evidenza di quanto le arbitrarie strumentalizzazioni storiche, pericolose perché se divenissero accettata usualità giustificherebbero qualunque velleità di dannunziana memoria (comprese le rivendicazioni cinesi di Taiwan), siano considerate folli anche da una buona porzione di popolazione russa.La questione urgente da risolvere riguarda le regole del relativismo. Proferendo solo di ciò di cui ho diretta memoria (avendone personalmente vissuto tutta la narrazione mediatica), mi chiedo quale sia “eticamente” la differenza tra le...